CONTO CORRENTE SOTTO OSSERVAZIONE: QUANDO IL FISCO PUO' INDAGARE I TUOI SOLDI
- Coservice S.r.l.s.
- 2 apr
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 3 apr
Il conto corrente può finire sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate in caso di sospetti su movimenti di denaro non coerenti con quanto dichiarato. Il Fisco ha due principali strumenti di indagine: l’accesso diretto agli istituti di credito da parte degli ispettori e il monitoraggio tramite l’Anagrafe dei rapporti finanziari, un database in cui confluiscono annualmente tutti i dati relativi ai rapporti bancari e finanziari (saldi, giacenze medie, movimenti, cassette di sicurezza).
L’attivazione dei controlli può scaturire da elementi anomali, come movimenti ingenti non dichiarati, bonifici internazionali, frequenti operazioni in contanti superiori ai 10.000 euro mensili o anche l’assenza di movimentazioni, indice sospetto di liquidità non tracciata.
I controlli si intensificano per soggetti a maggior rischio evasione, come partite IVA, professionisti, commercianti e aziende, ma nessun contribuente è totalmente escluso da verifiche.
Se vengono rilevate incongruenze, il Fisco può avviare indagini approfondite, anche su conti cointestati. In caso di sospetta evasione, l’onere della prova spetta al contribuente, che dovrà dimostrare la provenienza lecita dei fondi, mentre l'Agenzia delle Entrate può agire anche solo in base al sospetto.
Il messaggio chiaro è: trasparenza e coerenza tra conti e dichiarazioni sono essenziali per evitare accertamenti fiscali.
FONTE: IL GIORNALE

Comments