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CREDITO D'IMPOSTA 4.0: TETTO DI 2,2 MILIARDI NEL 2025

La manovra 2025 ha introdotto un limite massimo di 2,2 miliardi di euro per l’erogazione dei crediti d’imposta legati agli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati nel corso del 2025 e nel primo semestre del 2026. A differenza delle precedenti edizioni, il credito non sarà più automatico, ma concesso in base alla disponibilità del plafond statale e secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze.

Il tetto di spesa non si applica, però, alle imprese che abbiano prenotato i beni entro il 31 dicembre 2024, ovvero che abbiano confermato l’ordine e versato almeno un acconto del 20%. Per queste aziende continueranno a valere le regole precedenti, senza necessità di adeguarsi alle nuove procedure o alla nuova modulistica.

Per le altre imprese, invece, è stato previsto un nuovo decreto direttoriale emanato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che stabilisce:

  • la nuova modulistica da utilizzare;

  • le modalità di trasmissione delle comunicazioni ex ante ed ex post.

Nel dettaglio, le imprese che rientrano nel nuovo regime soggetto a plafond dovranno inviare:

  1. due comunicazioni preventive, prima dell’investimento;

  2. una comunicazione consuntiva, a investimento completato.

L’obiettivo del nuovo sistema è razionalizzare l’assegnazione delle risorse disponibili e garantire un controllo più stringente sull’utilizzo dei fondi pubblici. Le imprese che intendono beneficiare del credito 4.0 nel 2025 e 2026 devono quindi muoversi con tempestività e precisione, soprattutto se non rientrano tra quelle che hanno già formalizzato gli ordini entro fine 2024.


FONTE: IL SOLE 24 ORE



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