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LOCAZIONI E RIDUZIONE DEL CANONE: SERVE LA DATA CERTA PER EVITARE ACCERTAMENTI FISCALI

Con l’ordinanza n. 12081 dell’8 maggio 2025, la sezione tributaria della Corte di Cassazione ha chiarito un principio fondamentale in materia di locazioni immobiliari e riduzione del canone: per avere effetti anche ai fini fiscali, un accordo scritto di riduzione del canone non registrato deve essere assistito da data certa.

In assenza di registrazione, infatti, per evitare accertamenti o contestazioni da parte del fisco, il contribuente deve essere in grado di dimostrare in modo oggettivo e inequivocabile la data di formazione dell’accordo, così da escludere che si tratti di una scrittura successiva, eventualmente prodotta per eludere l’imposizione.

La Cassazione ha indicato alcuni esempi di elementi idonei a provare tale anteriorità:

  • il decesso o la sopravvenuta incapacità fisica di uno dei firmatari dell’accordo;

  • la riproduzione del contenuto dell’accordo in atti pubblici;

  • qualsiasi altro evento oggettivo e indipendente dalla volontà del contribuente, quindi non manipolabile e fuori dalla sua disponibilità.

L’ordinanza conferma la centralità della prova documentale certa in ambito tributario e ribadisce che, in assenza di registrazione, l’onere della prova ricade interamente sul contribuente. Solo attraverso evidenze oggettive e incontestabili è possibile ottenere il riconoscimento fiscale della modifica contrattuale intervenuta tra locatore e conduttore.


FONTE: ITALIAOGGI



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