OGGETTI D'ARTE: IVA AL 22% PER VENDITE DA SOGGETTI DIVERSI DALL'AUTORE
- Coservice S.r.l.s.
- 3 giorni fa
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Con la risposta a interpello n. 140/2025, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che la cessione di opere d’arte da parte di soggetti diversi dall’autore, dagli eredi o legatari, continua a essere assoggettata all’aliquota IVA ordinaria del 22%, e non può beneficiare dell’aliquota ridotta del 10%, riservata unicamente agli autori delle opere.
Questa posizione si basa su una normativa interna tuttora in vigore, che risulta però sfavorevole per il mercato dell’arte e, a partire dal 1° gennaio 2025, si pone in contrasto con la direttiva IVA dell’Unione europea, che prevede una maggiore armonizzazione delle aliquote ridotte anche per le cessioni da parte di operatori diversi dagli artisti.
L’Agenzia chiarisce che, in attesa del recepimento della normativa comunitaria da parte del legislatore italiano, non è possibile applicare l’aliquota ridotta nelle transazioni domestiche tra privati o gallerie e collezionisti, se il venditore non è l’autore dell’opera.
Il mercato dell’arte italiano, già caratterizzato da elevati costi fiscali, resta quindi penalizzato rispetto ad altri Paesi europei, almeno fino a quando non sarà attuato il principio della delega fiscale che prevede, tra le altre misure, anche una revisione e riduzione selettiva delle aliquote IVA applicabili ai beni culturali e artistici.
FONTE: IL SOLE 24 ORE

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